Dal 26 settembre 2015 è obbligatorio riportare l’etichetta energetica dei condizionatori. Come leggerla? In questa guida, rispondiamo alla domanda.
L’obbligo previsto a partire da settembre 2015 riguarda non solo i climatizzatori aria-aria ma anche i generatori che erogano calore ad un impianto di riscaldamento centralizzato ad acqua (con potenza nominale fino a 70 kW), incluse le pompe di calore aria-acqua e acqua-acqua.
L’etichetta è obbligatoria sia nel libretto di istruzioni sia nel materiale pubblicitario, indipendentemente dal modello del condizionatore (pompa di calore che produce solo aria calda o anche aria fredda, fisso o portatile, ecc.).
Prima di scoprire ‘come’ leggere l’etichetta energetica, ti spieghiamo ‘cosa’ leggere.
Etichetta energetica dei condizionatori: come leggerla e cosa leggere
Nel leggere l’etichetta energetica, dovrai innanzitutto comprendere i vari campi contenuti in essa.
Nella parte bassa dell’etichetta, troviamo i seguenti valori:
- EER: indice di efficienza energetica nominale in raffreddamento;
- SEER: indice di efficienza energetica nominale stagionale espresso in kWh, usato nei condizionatori split (dotati di unità esterne) con prestazioni differenti a seconda della stagione;
- SCOP: si riferisce al rendimento stagionale nominale in riscaldamento per i condizionatori split. L’indice è espresso in kWh;
- COP: coefficiente di rendimento nominale usato per la modalità riscaldamento.
La potenza nominale in kW indica quanto consuma in genere il condizionatore: serve per capire anche la potenza massima di cui abbiamo bisogno.
In Europa, le etichette energetiche sono cambiate a seguito dell’introduzione di nuove classi di efficienza energetica per i diversi tipi di elettrodomestici.
Il condizionatore è uno degli elettrodomestici più voraci, in termini di consumo energetico.
Etichetta energetica dei condizionatori: le varie sezioni
Come per gli altri elettrodomestici, l’etichetta energetica del condizionatore è suddivisa in vari settori.
Per i sistemi multisplit (un’unità esterna + una o più unità interne), va indicato il modello di entrambe le unità (interna ed esterna).
Sezione 1
Questa prima sezione riporta marchio o nome della casa produttrice, nome del modello e logo dell’UE. Troviamo anche l’icona di una ventola con aria colorata di rosso (se il condizionatore riscalda), di blu (se raffredda) o di rosso/blu (se ha entrambe le funzioni).
Sezione 2
Nella seconda sezione, ben evidenziata, viene specificata la classe di efficienza energetica del climatizzatore: va da A+++ (consumi minori) a G (consumi maggiori). Un modello con classe G consuma 9 volte di più di un condizionatore A+++.
Dal 2019, il valore minimo è la classe D: le classi più ‘sprecone’ andranno via, via bandite nel corso del tempo.
L’efficienza del dispositivo è data dal rapporto tra quantità di freddo generato e quantità di energia elettrica utile per il funzionamento.
Se il condizionatore presenta le due funzioni raffreddamento/riscaldamento verranno riportate classi energetiche diverse per entrambe.
La sezione 2 può anche riportare il simbolo Ecolabel dell’UE (contraddistinto da una margherita): tale simbolo certifica i prodotti maggiormente compatibili con l’ambiente.
Sezione 3
La terza sezione riporta: consumo energetico annuo, potenza refrigerante espressa in kW e indice di efficienza energetica.
Il consumo energetico annuo in KWh è riferito ad un utilizzo di 500 ore all’anno testato secondo procedure di laboratorio standard. Diverso è il consumo effettivo risultante da due fattori: clima e modo di utilizzo del condizionatore.
L’indice di efficienza energetica è il rapporto tra freddo emesso dall’apparecchio ed energia consumata in modalità raffreddamento a pieno regime.
Sezione 4
La quarta sezione indica, semplicemente, la tipologia dell’apparecchio: raffreddamento o raffreddamento/riscaldamento, funzionamento ad acqua oppure ad aria, ecc.
Sezione 5
La sezione 5 interessa soltanto i climatizzatori con funzione di riscaldamento. Vengono riportate la potenza di riscaldamento in kW e la classe di efficienza energetica in fase di riscaldamento.
Se la funzione riscaldamento è garantita da una resistenza elettrica, il valore del coefficiente di resa (COP) deve essere pari a 1.
Sezione 6
Quest’ultima sezione riporta il livello di rumorosità dell’apparecchio in fase di utilizzo espresso in dB (decibel). Più basso è il valore, più il condizionatore è silenzioso. Possono comparire fino a 4 di questi valori: due per riscaldamento/raffreddamento, due per interno/esterno a seconda delle unità dell’apparecchio.
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